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25 Aprile: cosa è il fascismo? In evidenza

Oggi, 25 Aprile, il nostro compito di lavoratrici e di lavoratori non è solo di ricordare e di celebrare ma di imparare, con la seguente domanda: cosa è il fascismo?
Riprendiamo, quindi, dal Togliatti del 1935, alcuni passaggi utili per rispondere a tale domanda.

Tratto da “Lezioni sul fascismo” - 1935

“Passiamo al nostro tema: Il fascismo. Che cos’è il fascismo? Qual è la definizione più completa che è stata data di esso?

La definizione più completa sul fascismo è stata data dal XIII Plenum dell’IC ed è la seguente: «Il fascismo è una dittatura terrorista aperta degli elementi più reazionari, più sciovinisti, più imperialisti del capitale finanziario».

Non sempre del fascismo si è data la medesima definizione. In diverse tappe, in diversi momenti, si son date del fascismo delle definizioni diverse, molte volte errate. Sarebbe interessante (ed è un lavoro che vi consiglio di fare) lo studio delle diverse definizioni che sul fascismo furono date nelle varie tappe da noi.

Al IV Congresso per esempio Clara Zetkin fece un discorso sul fascismo il quale fu quasi tutto dedicato a rilevare il carattere piccolo-borghese del fascismo. Bordiga invece insistette sul non vedere alcuna differenza tra la democrazia borghese e la dittatura fascista facendole apparire quasi come la stessa cosa, dicendo che vi era, fra queste due forme di governo borghese, una specie di rotazione, di avvicendamento.

In questi discorsi manca lo sforzo per unire, per collegare, due elementi: la dittatura della borghesia e il movimento delle masse piccolo-borghesi.

Dal punto di vista teorico comprendere bene il legame tra questi due elementi è ciò che è difficile. Eppure bisogna comprenderlo, questo legame. Se ci si ferma al primo elemento non si vede, si perde di vista, la grande linea dello sviluppo storico del fascismo e il contenuto di classe. Se ci si ferma al secondo elemento, si perdono di vista le prospettive.

Questo errore è quello che è stato commesso dalla socialdemocrazia la quale, fino a poco tempo fa, negava tutto ciò che noi dicevamo sul fascismo e lo considerava come un ritorno a delle forme medievali, come una degenerazione della società borghese. In queste sue definizioni la socialdemocrazia partiva esclusivamente dal carattere piccolo-borghese di massa che effettivamente il fascismo aveva assunto.

Ma il movimento delle masse non è uguale in tutti i paesi. Nemmeno la dittatura è uguale in tutti i paesi.

Per questo io devo premunirvi contro un errore facile ad essere commesso. Non bisogna credere che ciò che è vero per l’Italia debba essere vero, debba andar bene anche per tutti gli altri paesi. Il fascismo in vari paesi può avere delle forme diverse. Anche le masse di vari paesi hanno, delle diverse forme di organizzazione. E quello che anche dobbiamo tener presente è il periodo di cui si parla. In tempi diversi, nello stesso paese, il fascismo assume degli aspetti differenti. Quindi noi dobbiamo tener presenti due elementi. Abbiamo visto la definizione del fascismo, la più completa: «Il fascismo è una dittatura terrorista aperta degli elementi più reazionari, più sciovinisti e più imperialisti del capitale finanziario».”

 

Ultima modifica ilVenerdì, 25 Aprile 2025 13:54
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