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Educhiamoci e organizziamoci
di Manuel Santoro
Più di un anno fa scrissi in questa rivista un editoriale dal titolo “Sulla funzione del partito” nel quale si rimarcava “l’importanza della necessità del partito inteso come forma organizzativa politicamente organica e ideologicamente coerente”. Essere insieme cioè “centro di organizzazione e di educazione politica”. Non vi è altra via se si vuole influire nella società e nell’arena politica. Solo le idee non bastano assolutamente. Sarebbe come avere un’automobile dal motore potentissimo senza ruote. Non si va da nessuna parte; si rimane fermi.
Rimane, quindi, basilare riportare la nostra attenzione sulla necessità dell’organizzazione che, paritariamente all’educazione politica e allo sviluppo di una coerente e costante dialettica politica, permetta l’aggregazione di donne e di uomini su una linea strategica comune. Questa rivista, per esempio, è il primo strumento di cui ci dotiamo per la definizione di una linea strategica comune; il partito, invece, è l’organizzazione, la macchina che deve muovere fattivamente le idee prodotte. Marx diceva che “le idee non possono realizzare nulla” e che “per realizzare le idee c’è bisogno degli uomini, che mettono in gioco una forza pratica”. Il concetto è tutto qui. Le idee sono fondamentali, senza di esse non ci sarebbe alcuna linea politica, nessun futuro politico, ma da sole sono inutili se non accompagnate dall’azione organizzata di donne e di uomini. Di conseguenza, riprendendo quanto scritto nell’editoriale “Dall’ideologia alla comunità, dall’educazione all’identità socialista”, “l’ideologia socialista è il quadro ideale entro il quale una comunità socialista si forma attraverso lo strumento dell’educazione per la formazione di una identità culturale e politica socialista.”
E’ evidente che il nostro lavoro, certamente faticoso poiché oggi minoritario, vuole e pretende dei risultati concreti i quali non dipendono solo dalla nostra volontà, dalla nostra forza mentale, ma sopratutto dalla disponibilità a lottare proprio di coloro, donne e uomini, più colpiti dal degrado socio-economico in atto in Italia e in Europa. Paradossalmente, dovrebbero proprio essere le donne e gli uomini più colpiti dalla ferocia del capitalismo a destarsi, organizzarsi, e pretendere cambiamenti radicali per il miglioramento delle condizioni sociali della maggioranza. Invece si continua a dormire.
Ma il socialismo non può attendere. Se vogliamo realmente contrastare, lottare e superare la società capitalista dobbiamo organizzarci. Abbiamo necessità di strutturare un mondo politico parallelo che nasca dal di dentro, composto da donne, uomini e tanti mezzi. Dal di dentro è possibile costruire l’alternativa di società solo con il collante della coscienza di classe, con la certezza dell’organizzazione, con la consapevolezza dell’obiettivo politico. Se desideriamo raggiungere l’obiettivo politico della società socialista non abbiamo bisogno di elettori, ma di veri e propri militanti. Non abbiamo necessità di una moltitudine di donne e di uomini del tutto inconsapevoli delle finalità politiche dell’organizzazione, ma di militanti educati e coscienti della necessità storica del socialismo. Meglio pochi ma buoni, quindi, sicuri del lavoro da svolgere, coesi e certi delle prospettive che volta per volta si danno.
Questa rivista, per esempio, è un primo “nostro” strumento, appartenente alla “nostra” organizzazione socialista, che ci permette di non chiedere il permesso. E’ un compito organizzativo dotarsi degli strumenti della propaganda ed è meglio costruire i nostri strumenti organizzativi e di propaganda che credere di poter scalfire la realtà asimmetrica dei nostri tempi moderni utilizzando mezzi avversi, altrui. Mai la classe dominante darà una mano al proprio becchino.
Nella situazione in cui siamo è chiaramente fondamentale aggregare persone consapevoli del lavoro da fare, che abbiano una consolidata coscienza di classe, sicure di voler e poter continuare un lavoro politico in modo continuativo e in modo propositivo. Solo con questi compagni, donne e uomini, sarà possibile organizzare il partito socialista di classe, scientifico, e poter aspirare a preparare, predisporre gli strumenti di propaganda a noi utili. Riviste, giornali, radio, canali televisivi sono essenziali per raggiungere il numero più elevato di compagne e compagni. Educhiamoci, quindi, e organizziamoci.